Io sono io. Piccole storie per diventare grandi (anche ad uso dei genitori)
Da quando si ha un figlio piccolo che inizia a chiamarci “mamma”/”babbo” e ad aggirarsi per casa con intenzioni imperscrutabili, si vorrebbe gettare un ponte di reciproca comprensione tra il nostro essere adulti e quel piccolo marziano.
Ci viene in aiuto, come una specie di poetico chiarimento tra i due mondi, “Che cos’è un bambino”, albo illustrato di Beatrice Alemagna (premio Andersen Migliore Illustratore 2010) per Topipittori. Una sequenza di volti, sguardi, umori, atteggiamenti che molto ci raccontano di quel pianeta “esotico”, ma anche del nostro, così diverso, accennato tra le righe. Dal gioco delle differenze nasce l’identità dei piccoli, che reclamano di poter essere quello che sono in ogni momento, ma anche il loro desiderio e il timore di diventare grandi.