Else e MeMo in libreria
Da sempre cerco l’incanto delle immagini che ebbi la fortuna di incontrare nel mio stage a Nantes, presso l’editore francese MeMo, 10 anni or sono.
Nei loro libri si coglieva un’altissima considerazione per l’artista-autore e per il lettore bambino, oltre all’idea della grande responsabilità del mestiere di editore. Christine Morault, l’editrice, non sottovalutava mai la profondità dello sguardo infantile sul mondo, e con questo intento produceva, tra le altre cose, la meraviglia di un cofanetto di 24 libriccini, Les très petits d’Élisabeth Ivanovsky. La cosa stupefacente è che sul minuscolo formato di 6,5 cm x 8 cm avesse deciso di utilizzare un procedimento di stampa pantone, che in alcune pagine richiedeva la brillantezza di ben 17 miscele di vernice, per 17 pellicole, 17 lastre tipografiche e 17 passaggi di stampa. Coraggiosi, forse folli… Ogni libro del loro catalogo è prezioso, ma accessibile a tutti, quindi profondamente democratico.
Altrettanto accurato è il lavoro della serigrafia Else, che tanto mi ricorda l’attenzione e l’interesse filologico che MeMo mette nelle proprie pubblicazioni. Li trovate indaffarati su molti albi illustrati dell’editore Orecchioacerbo e su alcuni meravigliosi oggetti, giochi, libri, dedicati all’infanzia (e non solo).
MeMo ed Else sprigionano la forza delle loro idee e l’amore per il loro lavoro, anche sul nostro scaffale.