Eppur si muove…
Si diffonde la richiesta di giocattoli che “fanno” cose. Radiocomandi, bambole dal pianto inconsolabile, cani che si rotolano a terra. Il microchip regala l’illusione dell’interattività e, perché no, della vita vera in un cuore di plastica. L’artificio si svela in fretta e subentra la noia. Il movimento si associa spesso al materiale freddo, metallo e plastica… così abbiamo passato in rassegna i nostri “legni”, per mostrarvene alcuni che fermi e silenziosi non amano stare. Il loro cuore, se non altro, è di fibra porosa ed i bambini ne avvertono il calore.
Eccoli, prima fra tutte la mandria eterogenea di Regine Lipkowsky (handmade in Germania) in una foresta di abeti e betulle.
A seguire, Nurmi in gara con se stesso… corsettina sulla spiaggia…
… tre auto Beck in giro per il mondo, destinate a non doppiarsi mai…
… e un concerto per Xyloba e assolo di cane su palco rustico.
Questi gli scenari utilizzati: Raccontare gli alberi, di Pia Valentinis e Mauro Evangelista, Rizzoli Editore – Etranges créatures, di Cristòbal Leòn e Cristina Sitja Rubio, Editions Notari – L’onda, di Suzy Lee, Edizioni Corraini – Grande Atlante delle avventure, di Rachel Williams e Lucy Letherland, ElectaKids – Mappe, di Aleksandra Mizielinska e Daniel Mizielinski, ElectaKids. Da sfogliare almeno una volta, appena si incontrano, per restarne incantati.